Oleodinamica e i tubi Oleodinamici – Tipologie e Applicazioni

Oleodinamica e i tubi Oleodinamici – Tipologie e Applicazioni

L’oleodinamica è una branca della meccanica che si occupa dello studio e dell’applicazione dei fluidi oleodinamici, ovvero oli o altre sostanze utilizzate per favorire la spinta meccanica. Generalmente, questi liquidi vengono impiegati per generare energia cinetica, all’interno di un sistema chiuso. Tramite l’ausilio di tubazioni, valvole e componenti attuatori come cilindri e motori, assicurano il movimento delle parti meccaniche.

Sin dall’antichità, l’uso dei liquidi oleodinamici per l’alimentazione di componentistica meccanica garantisce il corretto funzionamento di strumentazioni che necessitano di notevole potenza. Un esempio è rappresentato dalla ruota del mulino che sfrutta la spinta dell’acqua per mettere in azione i suoi ingranaggi e produrre energia.

Impieghi dell’oleodinamica

Una delle prime applicazioni dell’oleodinamica risale alla fine del XVIII secolo, quando l’ingegnere francese Joseph Marie Jacquard sviluppò il primo sistema oleodinamico per azionare il telaio di tessitura automatico. Ulteriori testimonianze dell’impiego dell’energia oleodinamica si ebbero nella seconda metà dell’Ottocento, quando l’ingegnere britannico William Armstrong strutturò il primo sistema oleodinamico per il sollevamento di pesi. Negli anni seguenti, altri ingegneri in Europa e negli Stati Uniti applicarono la tecnologia oleodinamica nell’ambito dell’automazione industriale e il trasporto di merci.

A partire dal XX secolo, l’oleodinamica si è affermata nell’industria e nei sistemi di trasporto. I fluidi oleodinamici hanno cominciato ad essere applicati ad una vasta gamma di attività, come la progettazione di sistemi di frenatura, la realizzazione di sistemi di sospensione e di trasmissione di potenza. Oggi, l’oleodinamica è considerata parte integrante della tecnologia meccanica e viene utilizzata in molti campi, come ad esempio nella costruzione di macchine e veicoli industriali e nell’ingegneria navale.

Fluidi oleodinamici: tipologie e caratteristiche

Come spiegato da Orn srl, azienda Oleodinamica di Torino e fornitura di tubi Oleodinamici per funzionare correttamente, un sistema oleodinamico deve essere progettato in maniera adeguata, al fine di assolvere alle sue funzioni. I fluidi oleodinamici sono principalmente oli minerali o sintetici.

Gli oli minerali derivano dal petrolio e sono utilizzati in molti campi, come ad esempio nell’industria, nei trasporti e nell’edilizia. Sono adatti per una vasta gamma di applicazioni e hanno un costo inferiore rispetto agli oli sintetici. Tuttavia, presentano una bassa resistenza all’ossidazione, all’invecchiamento e il loro utilizzo continuo ne abbassa notevolmente le prestazioni. Temono l’acqua e possono contenere parecchie impurità. Per tutte queste ragioni, generalmente, gli oli minerali non vengono utilizzati per componenti destinati ad utilizzi critici, come ad esempio gli impianti frenanti.

Gli oli sintetici sono prodotti chimicamente a partire da materie prime sintetiche, come il glicole, il polietilene e il propilene. Sono utilizzati in sostituzione degli oli minerali in alcune applicazioni in cui sono richieste prestazioni elevate. In base alla loro composizione, gli oli sintetici possono essere suddivisi in:

 

  • esteri: ottenuti dalla reazione chimica tra un acido e un alcol, sono più resistenti all’ossidazione e all’invecchiamento rispetto agli oli minerali;
  • polialcoli: derivano dalla polimerizzazione di alcoli a catena corta e sono caratterizzati da una buona stabilità termica.

 

Tutti gli oli sintetici possiedono una bassa resistenza all’acqua e sono sensibili alla decomposizione a temperature elevate.

Tipologie di tubi oleodinamici

Lo spostamento di questi fluidi all’interno degli impianti avviene tramite l’ausilio di motori e tubazioni oleodinamiche con caratteristiche strutturali specifiche. In commercio, è possibile reperirne diverse tipologie, in base al tipo di applicazione oleodinamica che si intende effettuare. Le principali sono:

 

  • Tubi in acciaio carbonato: sono resistenti, economici e hanno elevate prestazioni. Tuttavia, sono soggetti alla corrosione e alla ruggine e non sono adatti per l’utilizzo in ambienti con temperature molto alte o in presenza di fluidi aggressivi. Possiedono una bassa resistenza alle sollecitazioni climatiche e possono essere danneggiati da urti o shock meccanici. I tubi in acciaio al carbonio sono comunemente utilizzati in sistemi oleodinamici in cui le prestazioni meccaniche sono meno critiche e dove è necessario contenere i costi economici.

 

  • Tubi in acciaio inossidabile: sono realizzati con una lega di acciaio che contiene almeno il 10,5% di cromo, il che li rende molto resistenti alla corrosione e alla ruggine. Il loro costo di produzione è solitamente più elevato rispetto a quello dei tubi in acciaio carbonato. Sono comunque una buona scelta in molti settori, grazie alla loro elevata resistenza alla corrosione e alla ruggine.

 

  • Tubi in nylon: sono realizzati con polimeri di nylon ed hanno una buona resistenza all’abrasione e alla trazione. Sono anche leggeri e facili da tagliare e lavorare. Hanno una bassa resistenza alla pressione e al calore, quindi non sono adatti per applicazioni che richiedono una elevata resistenza meccanica o a temperature elevate. Sono spesso utilizzati nell’impiantistica idraulica, grazie alla loro buona resistenza all’abrasione.

 

  • Tubi in polietilene: sono realizzati con polimeri di polietilene e sono molto resistenti agli shock meccanici, oltre a possedere una buona resistenza alla pressione. Leggeri e piuttosto maneggevoli, sono vulnerabili al calore e tendono a diventare fragili, se esposti a temperature troppo elevate. Sono impiegati soprattutto nel trasporto di fluidi e nell’impiantistica idraulica, in virtù delle loro qualità pressorie.

 

  • Tubi in polipropilene: sono realizzati con polimeri di polipropilene e sono molto resistenti agli shock meccanici. Presentano una buona resistenza alla pressione e al calore. Tuttavia, possono diventare fragili, se sottoposti a sollecitazioni ripetute. I tubi in polipropilene sono molto diffusi nell’ambito dell’impiantistica oleodinamica.

 

Per saperne di più è possibile consultare questo link. L’utilizzo di componenti di alta qualità nella costruzione di qualsiasi impianto oleodinamico è estremamente importante, dal momento che dal loro funzionamento dipendono intere catene di produzione o la salvaguardia delle persone. Oltretutto, l’uso di tubi di qualità nei sistemi oleodinamici offre numerosi vantaggi come la resistenza, affidabilità e sicurezza.

Scegliere prodotti di qualità permette di realizzare sistemi complessi che non necessiteranno, nel tempo, di particolari costi di gestione e di manutenzione straordinaria; ma comunque per le applicazioni speciali  si suggerisce di utilizzare tubi con la certificazione e fornite da aziende con Marchio di qualità