Muoversi in sedia a rotelle: a che punto siamo oggi in Italia?

Al giorno d’oggi, poter viaggiare liberamente dovrebbe essere un diritto acquisito per tutte le persone indistintamente, eppure, almeno in Italia, purtroppo non è ancora così e al contrario, le persone costrette a muoversi in sedia a rotelle incontrano una serie infinita di barriere architettoniche e naturali.
Azioni che dovrebbero essere semplici, come prendere il treno e trovare fermate della metro che siano adatte per il passaggio della sedia a rotelle, spesso, in realtà è ancora estremamente complesso.

A onor del vero, è anche giusto dire, però, che rispetto a una decina di anni fa la situazione è nettamente migliorata, soprattutto grazie alle campagne di sensibilizzazione che sono state portate avanti dalle numerose associazioni e anche per merito dei cittadini che finalmente hanno preso a denunciare i disagi e ricorrere agli enti competenti quando i trasporti sono inaccessibili. Soprattutto a livello europeo, negli ultimi anni sono state introdotte delle leggi a tutela della mobilità delle persone disabili e che stanno raggiungendo sempre maggiori standard di qualità.

I problemi di chi desidera muoversi in sedia a rotelle in Italia

Secondo varie associazioni, tra cui AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici), LEDHA (Lega per i diritti delle Persone con Disabilità) e FISH (Federazione Italiana Superamento dell’Handicap), il quadro generale dei trasporti e della mobilità accessibile è ancora abbastanza drastico, a eccezion fatta per il trasporto aereo che consente un buon livello di fruibilità e accessibilità generale. Relativamente ai voli aerei, infatti, non sono state rilevate particolari lamentele e recensioni negative sui servizi erogati.
Gli aeroporti sono ormai accessibili anche per coloro che desiderano muoversi in carrozzina, mentre, a tal proposito, i maggiori disagi rimangono quelli legati allo spostamento all’interno dell’aereo e all’uso dei bagni.

Per quanto concerne il trasporto ferroviario, il problema della mobilità in carrozzina è causato dalle stazioni dei treni che sono ancora troppo vecchie e le cui ristrutturazioni richiedono lunghe tempistiche e ingenti costi, e dai treni estremamente obsoleti.

Eppure oggi il mercato offre una gamma molto vasta di impianti installabili per l’abbattimento delle barriere architettoniche (si veda ad esempio il sito dell’azienda italiana Centaurus Rete Italia).

La Rete Ferroviaria Italiana (RFI), per conto di Trenitalia, garantisce buoni servizi di assistenza: in 14 stazioni sono presenti le Sale Blu, che restano aperte, a disposizione del pubblico, tutti i giorni dalle 06.45 alle 21.30. Sono ritenuti invece sicuramente migliorabili i segnali luminosi, quelli sonori e i montacarichi.
Sebbene si stia facendo molto per preparare il personale, i disabili spesso denunciano di non sentirsi sempre sicuri nel momento in cui scelgono di prendere il treno.

Non sono state riscontrate eccessive lamentele neppure per quanto concerne il trasporto navale, sebbene il quadro generale sia decisamente migliorabile: per quanto concerne le migliorie da apportare, viene segnalato che la flotta dovrebbe diventare più inclusiva e moderna.

Fanalino di cosa è il trasporto pubblico locale, dove le barriere sono dovute a mezzi e strutture vecchi e obsoleti, che non rendono l’accesso paritario a tutti gli utenti. In questo caso, emergono evidenti differenze per quanto riguarda le medesime linee di trasporto: alcune fermate e alcuni mezzi sono accessibili, tuttavia, non sono rari i casi in cui la situazione sia del tutto diversa proseguendo lungo la stessa linea di bus e tram, generando dunque enorme disagio e difficoltà al disabile che si muove in sedia a rotelle. C’è molto da lavorare anche per quanto concerne la comunicazione delle aziende del trasporto locale, giudicata spesso confusionaria o carente di informazioni.

Carenze dal punto di vista legislativo

Legislativamente, soprattutto a livello europeo, sono state introdotte numerose leggi che affrontano il tema del trasporto inclusivo, ma niente che veramente tratti il tema in modo organico.

Nel corso degli anni, l’Unione Europea ha varato numerose norme che forniscono indicazioni relative all’accesso ai vari sistemi di trasporto, quali treni, bus, aereo e navi, per le persone affette da disabilità: le leggi legiferano in merito all’organizzazione dei servizi, alla formazione del personale e alle varie procedure da seguire in caso di controllo, reclamo e inerenti le autorità terze.

A occuparsi dei regolamenti, nel nostro Paese è l’ART, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, a eccezione che per gli aerei, la cui competenza è dell’Enac.
I regolamenti di matrice europea si basano sulla qualità del servizio erogato ai passeggeri nei mezzi pubblici, tuttavia, occorrerebbe riflettere su quanto attualmente sia effettivamente garantito ai passeggeri disabili che viaggiano in sedia a rotelle. L’unica risposta che viene data è che le norme sono state erogate e ora bisognerebbe solamente applicarle.

Si evince che, per quanto concerne la tutela dei passeggeri disabili, in Italia come nel resto dell’Unione Europea non vi sia un vuoto normativo, ma un enorme buco per quanto concerne l’applicazione delle leggi soprattutto da parte degli enti locali.

Per ulteriori informazioni si consulti il sito ufficiale dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti.

Ulteriori dati sui problemi individuati

Per comprendere meglio la situazione, è sufficiente analizzare i dati Enac che comunicano che, se nel 2017 i disabili e a ridotta mobilità che hanno ricevuto assistenza sono stati 1.071.369, l’anno dopo erano ben 1.198.048, con un trend in crescita. Inoltre, sempre l’Enac sostiene che nel 2018 coloro che non hanno richiesto assistenza anticipatamente, ovvero almeno 48 ore prima come prescritto, sono ben il 30%.

I problemi principali segnalati all’ente sono relativi al danneggiamento delle carrozzine e o di altri ausili, ma anche determinati dal fatto che alcune compagnie aeree non rispettano le procedure pre-imbarco riservate ai portatori di disabilità, arrivando a qualche caso di mancato imbarco, poiché la procedura per la richiesta di assistenza speciale non era stata eseguita correttamente.

Non si sono verificate invece molte segnalazioni per quanto concerne il servizio di assistenza, il quale è ritenuto qualitativamente medio alto.

Conclusioni

In soccorso delle persone con limitata mobilità, negli ultimi anni sono arrivate numerose applicazioni che segnalano in anticipo la presenza di infrastrutture adatte a loro. Anche in questo senso la tecnologia ha fatto enormi passi da gigante e si è messa a disposizione della società aiutando le persone ad affrontare meglio i limiti imposti dalla persistenza delle ancora numerose barriere architettoniche.

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