Si racconta che il Principe Alberto per la prima volta si appuntò sul petto i fiori che furono donati dalla Regina Vittoria, per ostentare il suo romanticismo, ciò non è realmente accaduto, anche perché all’epoca la giacca del principe non prevedeva i baveri.
I baveri esistono da tanto tempo e la loro origine si fa risalire alle uniformi militari, provviste di colletti e risvolti alti, che presentavano asole e bottoni, nonostante la loro presenza, solo nel Novecento furono utilizzati per accogliere i fiori come ornamento, perché associati alla virilità maschile.
Sempre come ornamento, agli inizi del Novecento presero piede le spille e gli altri ornamenti per la giacca, quindi il “fiore all’occhiello” divenne un’usanza per abbellire l’abbigliamento maschile in occasione degli eventi formali.
Qualcuno sostiene che le spille vadano indossate vicino al cuore, come per trasmettere l’iniziale valore romantico per cui sarebbe nato il “fiore all’occhiello”. La reale motivazione è meno romantica, ma legata al fatto che in origine i baveri della giacca servivano ad abbottonare la giacca fino al collo per proteggerlo, quindi l’occhiello aveva una finalità pratica e, proprio come gli altri capi maschili, l’asola veniva posta sul lato sinistro, in modo tale da rendere la chiusura più semplice per chi prevedeva l’utilizzo prevalentemente della mano destra.
Questa modalità d’uso si è persa nel tempo, perché il bavero della giacca non viene più abbottonato fino al collo, per cui l’asola è diventata un ottimo punto di appoggio per accogliere il “fiore all’occhiello”, un’usanza che è rimasta nel tempo.
Quindi le spille da giacca nascono con questa concezione, basata sullo stile elegante e sull’espressione della personalità e della virilità dell’uomo di inizio Novecento, a partire dalla belle époque e quando prese piede la moda del dandy.
Verso la metà del secolo le spille furono in voga per esprimere anche altre personalità, anche più trasgressive. Lo stile unico è la prima motivazione che spinge a realizzare delle spille personalizzate, che siano in grado di trasmettere la personalità e la convinzione di chi le indossa, tanto da esaltare i tratti unici che ci rendono davvero differenti gli uni dagli altri.
Con le sperimentazioni nell’ambito della moda, la creatività si è fatta sempre più strada anche sull’utilizzo di vari tipi di spille, che rispondono alle varie ragioni per le quali ogni persona ne sceglie una in base alle proprie idee e ai gusti personali.
Talvolta le spille sono utilizzate per trasmettere un messaggio attraverso specifici simboli, quali per esempio le bandiere. Nei tempi di oggi questi accessori sono nati per sostituire i fiori all’occhiello, ma il più delle volte sono indossate in occasioni più variegate e anche casual.
Anche per le occasioni più eleganti il “fiore all’occhiello” è stato sostituito dalle spille per il matrimonio (vedi quelle di Professional Pins), perché la tendenza del momento le vede come un interessante accessorio di stile.
A proposito di stile è importante soffermarsi sulle caratteristiche che contraddistinguono le spille. Infatti, esse essere in plastica, metallo o ricamate, quelle che vengono anche definite “pins”, sulle quali possono essere riportate immagini o slogan.
I pins sono diversi dalle spille decorative, che sembrano veri e propri gioielli, questi ultimi vengono spesso accostati a un utilizzo adulto ed elegante, ma nella realtà dei fatti non è sempre così, infatti si sceglie di utilizzarle anche perdonare un tocco in più a un outfit sobrio.
Ma per smorzare un blazer serioso può essere sbarazzino e cool indossare un pin con uno slogan o un logo rappresentativo di una tematica. Questa è una tecnica utile per sdrammatizzare e ammorbidire un tono troppo serioso.
Le spille eleganti possono risultare davvero fuori luogo, possono apparire troppo eleganti e ampollose, ma se le si sfrutta in maniera inusuale per farle uscire dagli schemi possono contribuire ad arricchire un outfit floreale o estremamente lineare.