Oggigiorno è pressoché impossibile trovare persone che non conoscono i negozi di compro oro molti però ignorano tutto ciò che ruota intorno a questo tipo di attività. Scopriamo dunque come funziona il mercato dell’oro e se investire in oro è giusto. In rete esistono migliaia di siti internet a riguardo però nessuno di questi spiega con precisione qual è il meccanismo che regola questo business.
Come viene valutato l’oro
Per conoscere meglio questo mondo è necessario chiarire il modus operandi di coloro che comprano l’oro. In primo luogo un compro oro analizza gli oggetti che gli vengono proposti cercando di capire di quale tipologia di oro si tratta. Infatti esistono ben 8 tipi, o meglio carature, di oro. Ognuna di esse si differenzia in base alla percentuale di oro contenuta all’interno del gioiello stesso. Per comodità, i carati (kt) vengono suddivisi in:
- Oro a 6 carati: si tratta di gioielli che contengono una percentuale molto bassa di oro (25% oro più 75 % composto da metalli vari). All’interno del gioiello è presente una forma romboidale che contiene la sigla 250; questa sigla indica la caratura ed è presente in ogni oggetto d’oro.
- Oro a 9 carati: gioielli la cui percentuale di oro corrisponde al 37,5%; la restante parte è composta da metalli vari. All’interno del gioiello è presente una forma romboidale che contiene la sigla 375;
- Oro a 12 carati: gioielli composti per metà (50%) d’oro e per metà (50%) da altri metalli. All’interno del gioiello è presente una forma romboidale che contiene la sigla 500;
– Oro 14 carati: si tratta di un oro antico che in Italia era molto in voga all’inizio del Novecento; la percentuale presente al suo interno è pari al 58,5%, il resto metalli. All’interno del gioiello è presente una forma romboidale che contiene la sigla 585;
- Oro 18 carati: qui la percentuale di oro corrisponde al 75%. Si tratta di un oro considerato “buono” e compone la maggior parte dei gioielli venduti in Italia. All’interno del gioiello è presente una forma romboidale che contiene la sigla 750;
- Oro 21 carati: corrisponde all’87,5% di oro ed il resto metalli; all’interno del rombo è presente la sigla 875. Questo oro viene impiegato perlopiù per la realizzazione di monete.
- Oro 22 carati: la percentuale di oro corrisponde al 91,6%. Anche quest’oro, come il 21 kt, viene utilizzato per realizzare monete da investimento o gioielli. All’interno del gioiello è presente una forma romboidale che contiene la sigla 916;
- Oro 24 carati: qui la percentuale di oro è la maggiore che esista: 99,9%. Con questo oro non vengono realizzati gioielli bensì lingotti. Sul lato frontale e laterale è presente la sigla 999.
Come è intuibile la sigla presente all’interno del rombo indica la percentuale di oro che compone quel determinato oggetto; ad esempio, l’oro a 6 carati presenta il 25% di oro, la sigla che contraddistingue questa caratura è indicata con 250.
Investire in oro è giusto?
Come per ogni tipologia di investimento anche l’oro presenta i suoi pro e contro. Infatti è importante, prima di lanciarsi in un investimento, valutare se è il momento giusto, ossia se impegnando una certa quantità di oro si verrà liquidati abbastanza.
L’oro, infatti, da sempre viene considerato come bene rifugio e negli ultimi anni, nonostante siano aumentate le persone che lo vendono, il suo prezzo è cresciuto notevolmente. Per capire se si sta facendo un buon investimento è importante che l’oro venga valutato da una persona esperta altrimenti se non si adottano tutte le misure necessarie si corre il rischio di incassare meno di quanto spetti.