Cani e gatti in età anziana

Cani e gatti in età anziana

Pericoli, malattie e cosa fare per farli sentire meglio

Con il passare del tempo, anche il cucciolo che abbiamo preso e ci ha accompagnato per tutta una vita cresce e comincia ad accusare gli anni, ma fortemente i nostri amici a quattro zampe sono molto forti e anche le ricerche e i progressi fatti dalla medicina ci aiutano in questo verso ed allungano sempre di più la vita dei nostri animali domestici.

Quando si può considerare un cane o un gatto anziano?

Come prima cosa vediamo quando realmente un cane o un gatto si può considerare anziano, come ben sappiamo gli anni dei nostri animali non si possono calcolare come i nostri ed esistono differenze a seconda della taglia e della razza. 

Anche la formula più famosa “1 anno di vita del cane uguale a 7 anni di vita dell’uomo?” non è per nulla veritiera.

Nel 1991, l’Aaaha (American animal hospital association), ha definito quando un cane o gatto diventi anziano in base alla loro taglia e peso. Questi dati si possono considerare ancora attuali e li possiamo tranquillamente prendere in considerazione:

  • cani di piccola taglia e gatti, con peso da 0 a 9 kg a partire dagli 11 anni
  • cani di taglia media con peso dai 10 ai 22 Kg a partire dai 10 anni
  • cani di taglia grossa con peso dai 23 ai 40 kg a partire dai 8 anni
  • cani di taglia gigante con più di 40 kg a partire dai 7 anni.

I cani di dimensioni maggiori invecchiano quindi più rapidamente rispetto a soggetti di dimensioni inferiori.

Cosa succede ad un cane o un gatto quando invecchia?

Come per le persone anche per gli animali il passare degli anni può significare l’inizio di qualche dolore fisico o cambiamento di comportamento ma non bisogna preoccuparsi, basta informarsi e sapere cosa fare.

In età avanzata il metabolismo dei nostri amici animali comincia a rallentare, il fabbisogno energetico diminuisce del 30/40% e si riscontra una tendenza al sovrappeso.

L’aumentare del peso può essere riconducibile anche ad uno dei problemi più comuni nei cani e nei gatti in età avanzata ovvero la scarsa mobilità e il diffondersi si problemi nelle articolazioni, fattori comuni nell’osteoartrite o artrosi.

L’osteoartrite si riscontra infatti per la maggior parte dei casi in cani adulti o anziani, soprattutto in quelli di taglia grande. I cani più soggetti all’osteoartrite sono quelli che appartengono a determinate razze, come Labrador, Golden Retriever, Pastore Tedesco, Boxer, Bovaro del Bernese e Rottweiler.

L’osteoartrite può colpire anche i felini e purtroppo è una realtà comune e ben documentata.

L’artrite del gatto si riscontra spesso in fase avanzata ma essendo un animale che facilmente si adatta a qualsiasi situazione o dolore molto spesso non è semplice accorgersene e capire in tempo il problema.

Un gatto pigro, un po’ svogliato nel muoversi, poco propenso a saltare, potrebbe essere affetto da un dolore articolare generato dall’artrite.

Per prevenire questa malattia ed i problemi che può scaturire ci sono tanti metodi e rimedi, un aiuto importante può essere un mangime complementare che aiuta e supporta il metabolismo articolare.
Se volete approfondire e scoprire di più sulla materia è possibile leggere il blog di www.confisvet.it dove troverete tanti articoli interessanti su come riconoscere e combattere questa malattia.

Rivolgersi sempre ad un veterinario e specialista

In rete è possibile trovare tante informazioni utili e consigli interessanti sul mondo animale, ma sicuramente la prima cosa da fare quando si una un problema e rivolgersi al proprio veterinario e ad un specialista del mondo animale.

Non possiamo assolutamente sottovalutare i problemi dei nostri animali domestici, anche loro soprattutto in età avanzata hanno bisogno di controlli periodici e della massima cura da parte nostra, prevenire è sempre meglio di curare, in ogni situazione!