Che cosa sono le ciaspole? La parola “ciaspole” ha origini nel dialetto della valli del Trentino e indica le “racchette da neve”. Sono il simbolo delle escursioni invernali e consentono di spostarsi agevolmente sulla neve fresca.
Quando si fa riferimento a una “ciaspolata”, ci si riferisce a un’escursione sulla neve utilizzando proprio le ciaspole, quindi le racchette da neve. Quella più celebre in assoluto è la “Ciaspolada”, la corsa con le racchette da neve che si tiene ogni anno all’inizio di gennaio nella Val di Non.
A cosa servono e come sono fatte le ciaspole
Quando arriva l’inverno è il momento di scoprire le imperdibili ciaspole. Con esse, infatti, è possibile camminare sulla neve e, quando è fresca e leggera, l’esperienza diventa davvero indimenticabile: si sprofonda appena sotto il manto bianco e sembra di fluttuare tra gli alberi carichi di neve, mentre si attraversano montagne coperte di bianco, in scenari unici e suggestivi. Da sole le ciaspole possono non bastare, ma per valutare l’acquisto di racchette da neve e altro materiale indispensabile per un’escursione in montagna clicca qui.
Tipi di ciaspole
Le racchette da neve vengono attaccate sotto gli scarponi da montagna e permettono di “galleggiare” sulla neve, mitigando lo sforzo che si fa quando si cammina nella neve. Sotto le ciaspole ci sono piccoli ramponcini in metallo che consentono di non scivolare su neve dura.
In passato, le racchette da neve erano realizzate con materiali come corda intrecciata e legno, ma oggi sono realizzate in alluminio e plastica o materiali simili. Si indossano facilmente sulle scarpe e consentono di camminare sulla neve senza il rischio di affondare o scivolare.
Ci sono diverse tipologie di racchette da neve, differenziate per dimensioni, materiali e costo:
- Fagioli: costruite in legno o alluminio, con una superficie di appoggio in cordini intrecciati, sono economiche ma meno comuni;
- Canadesi: di dimensioni maggiori, circa 1 metro, con vari sistemi di fissaggio, adatte per neve profonda;
- Moderne: realizzate in plastica o alluminio, sono le racchette da neve più diffuse e ideali per terreni ripidi o neve dura e ghiacciata.
I percorsi più belli da fare con le ciaspole
Le escursioni con le ciaspole in Italia rappresentano un’alternativa ecologica ed economica per immergersi nella bellezza del paesaggio invernale e godere di attività all’aria aperta.
Le escursioni che proponiamo permettono di esplorare i dieci itinerari più suggestivi per camminare sulla neve.
- Trentino, Passo 5 Croci e Cima Socede: L’ascesa al Passo 5 Croci durante la stagione invernale con racchette da neve può rivelarsi un’escursione emozionante. Panorama affascinante e dal Passo Cinque Croci si può godere di una vista straordinaria su Cima d’Asta. Si arriva vicino a Ponte Conseria, situato nella Val Campelle, si parcheggia e da lì è possibile indossare direttamente le ciaspole e iniziare l’escursione. Il percorso, in salita ma senza pendenze troppo ripide, inizia attraversando un incantevole bosco di abeti e successivamente si apre alla vista sul Lagorai e sul massiccio di Cima d’Asta. Una volta raggiunta la cima del Passo, si può godere di una vista panoramica. Attenzione all’ultimo tratto, in particolare dopo forti nevicate, per accumuli di neve causati dal vento;
- Trentino, Corno di Tres: Un’escursione con le ciaspole di medio impegno, che tuttavia offre grandi gratificazioni: la vista panoramica a 360° dalla Cima del Corno di Tres e l’ospitalità del Rifugio Predaia! Questa escursione con le ciaspole è sicura e segue principalmente strade forestali, per poi seguire un sentiero nella parte finale. Poiché il Corno di Tres è una meta molto popolare, il percorso è ben tracciato. Il punto di partenza è presso il Rifugio Predaia Ai Todes, che è facilmente raggiungibile in auto tramite una strada asfaltata. In caso di neve o ghiaccio, è possibile parcheggiare comodamente l’auto al Passo Predaia e raggiungere a piedi il Rifugio Predaia in circa 20 minuti;
- Trentino, Malga Valcigolera: un’escursione con le ciaspole ideale per chi cerca un percorso accessibile. Ha inizio a San Martino di Castrozza e conduce a uno dei punti panoramici più suggestivi, offrendo una vista spettacolare delle Pale di San Martino. L’itinerario comincia con un tratto di facile percorrenza, ma poi diventa leggermente più impegnativo verso la parte finale. Lo sforzo extra verrà abbondantemente ricompensato dalla vista stupefacente del massiccio dolomitico;
- Alto Adige, Monte San Vigilio: siamo nei pressi di Lana, si tratta di un luogo paradisiaco per gli amanti delle escursioni sulla neve. L’itinerario per esplorare inizia a Lana, dove si trova la funivia che porta a un’altitudine di 1.500 metri. Una volta arrivati, è possibile scegliere se indossare subito le ciaspole o percorrere la prima parte del percorso utilizzando la seggiovia. Da qui, si prosegue fino alla chiesetta di San Vigilio e si continua in direzione del rifugio Seespitz presso il biotopo Schwarzen Lacke (Lago Nero). A questo punto, si prende il sentiero numero 7 che riporta alla seggiovia oppure, per chi è meglio allenato, c’è l’opzione di percorrere il sentiero numero 9 che conduce alla cima della Guardia Alta (Hochwart) a un’altitudine di 2.608 metri;
- Lombardia, Valsassina, Cimone di Margno: da Casargo si arriva a Paglio, situato a 1350 metri nell’alta Valsassina, dove è possibile parcheggiare l’auto alla fine della strada. Si tratta di un’escursione abbastanza agevole, senza rischi particolari. Si segue la larga pista in direzione sud-est (è consigliabile seguire i vecchi tratti dello skilift). Quando si raggiunge la fine dello skilift, si arriva nella zona dove arrivano le seggiovie provenienti dal Pian delle Betulle. Da qui, si continua attraverso un bosco fino a raggiungere la cima del Cimone di Margno, che si trova a 1800 metri d’altitudine, dopo circa un’ora e un quarto di cammino;
- Lombardia, Val di Mello: da Ardenno, in Valtellina, è possibile avventurarsi nella splendida Val Masino, parcheggiando l’auto nel grande parcheggio all’ingresso del villaggio di San Martino. Da qui, seguendo le indicazioni, ci si dirige verso la Val di Mello, una piccola “Yosemite italiana”. L’itinerario, con una leggera salita lungo una bella pista, consente di immergersi in questa meravigliosa valle dominata da imponenti pareti di granito, che in estate diventano il regno degli arrampicatori. Dopo circa un’ora e mezza di camminata il nostro consiglio è quello di tornare a San Martino;
- Val d’Aosta, Val di Cogne, Cascate di Lillaz: siamo nella splendida Val di Cogne dove è possibile fare una breve escursione lungo un semplice percorso ad anello che porta dalle Valli di Valeille alle Cascate di Lillaz in circa un’ora. Il punto di partenza è il parcheggio di Lillaz, da cui ci si dirige verso il villaggio di Lillaz. Da qui, si segue una strada secondaria che si affaccia sullo spettacolare Vallone della Valeille, circondato dai ghiacciai delle Sengie e della Valeille. Dopo aver percorso alcuni tornanti, troverete un cartello che indica il sentiero per le cascate. Questo sentiero si addentra in un incantevole bosco di larici e abeti rossi, abitato da caprioli, scoiattoli e tante varietà di uccelli;
- Friuli Venezia Giulia, Forni di Sopra: un’escursione con le ciaspole lungo le rive del Tagliamento, il fiume più importante della regione. Si inizia dalla zona dei principali impianti sciistici situati nella località Davost. Il percorso prosegue lungo una strada forestale che conduce al rifugio Flaiban-Pacherini. Successivamente, si scende lungo il sentiero CAI 362 fino a raggiungere un ponte che attraversa il Tagliamento. Da qui, si continua a camminare per raggiungere lo stabilimento della Società Idroelettrica di Forni Sopra. Dopo aver imboccato la strada forestale, si prosegue lungo il percorso fino a quando la salita termina. Poco prima di arrivare alla Val Rovadia, ci si addentra nella foresta e si segue il corso del fiume fino a raggiungere una stradina che riporta alla strada principale. Una volta tornati al ponte sul Tagliamento, è sufficiente seguire le indicazioni e continuare lungo il fiume fino a raggiungere Forni di Sopra;
- Emilia Romagna, Lago Santo: l’escursione ha inizio al rifugio Lagdei, dove si parcheggia l’auto. Il percorso attraversa un bosco di faggi e segue una mulattiera ben conservata prima di dirigersi verso sinistra, attraversando l’ex pista da sci e passando accanto all’impianto di risalita che conduce al rifugio Mariotti. Da qui, si raggiunge il suggestivo Lago Santo Parmense, circondato a sinistra dalle imponenti pareti dello Sterpara e a destra dall’antico rifugio del CAI. A questo punto, si prende il sentiero numero 723 in direzione del Monte Marmagna;
- Liguria, Parco del Beigua: il percorso da Cappelletta di Masone al Passo del Veleno è uno degli itinerari che attraversano il Geoparco del Beigua ed è considerato di difficoltà medio-facile. L’itinerario ha inizio al bivio che si trova sulla strada statale del Faiallo e conduce alla Cappelletta di Masone. Da qui, il sentiero continua lungo il percorso dell’Alta Valle dei Monti Liguri, indicato dal segnavia AV, immerso in un bosco di alberi a foglia caduca. Si prosegue fino a raggiungere l’ampia radura del Passo del Veleno, per concludersi sul crinale da cui è possibile godere di una vista straordinaria sul Mar Ligure.