Il ghiro è un animale mammifero, di piccolo taglio, mediamente intorno ai 30cm di lunghezza.
Somiglia molto allo scoiattolo: orecchie piccole, muso allungato, occhi scuri e denti incisivi particolarmente aguzzi, grazie ai quali riesce a rosicchiare il legno.
Il pelo è di colore misto, tra grigio e marrone, per diventare bianco in prossimità della pancia.
Possiede una coda lunga fino ai quindici centimetri e pesa meno di 200 gr.
La sua vita è di circa sei anni, ma a volte muore anche prima.
Abitudini
Il ghiro ha come prerogativa quello di essere un animaletto passivo,
abbastanza dormiglione…da qui il famoso sinonimo, che spesso usiamo nel
nostro linguaggio comune.
Generalmente trascorre le proprie giornate nella propria tana, o comunque non
lo si trova spesso a gironzolare, se non per andare alla ricerca do cibo.
Molti mesi dell’anno va in letargo e negli altro mesi, trascorre il tempo a
preparare provviste di cibo, per poi nasconderle nel proprio rifugio.
Infatti, anche se generalmente gli animali che vanno in letargo, rimangono a
dormire costantemente, il ghiro si sveglia periodicamente per mangiare.
Possiamo inoltre definirlo un animale notturno, perché generalmente esce dal
proprio nido solo quando il sole tende a calare, andando appunto in giro di
notte e quando sta per spuntare l’alba torna nuovamente a riposare.
Cosa mangiano i ghiri
Ma di cosa si ciba questo mammifero? I ghiri mangiano per lo più frutti di bosco, castagne, ghiande, nocciole o uova do altri animali. Inoltre spesso si cibano di fiori e questo è il vero motivo perché non si allontanano mai dal proprio nido, praticamente ha tutto a portata di mano.
Come dicevamo, visto che anche durante il letargo, ha l’abitudine di mangiare, passa il resto dell’anno a fare provviste ed a nasconderle nel proprio rifugio. Quest’ultimo non coincide mai con la propria tana, che di solito si troverà in punti piu’ riparati, come fienili o luoghi sotterranei. Viceversa la propria tana, durante i mesi di attività, si trova vicino gli alberi o sugli alberi stessi, infatti il ghiro è un piccolo mammifero, ma estremamente agile, che spesso si ritrova a giocare saltando tra un ramo e l’altro.
Il letargo
Il periodo del letargo dura almeno sei mesi, interrotto solamente da brevi
momenti in cui si sveglia per mangiare tutto ciò che ha cumulato durante il
resto dell’anno.
Quando dorme usa raggomitolarsi su se stesso, cercando di mantenere una
temperatura corporea adeguata a salvaguardarlo durante il lungo inverno.
La riproduzione
Come dicevamo, il suo ciclo di vita dura intorno ai sei anni e per questa
ragione, già dopo dieci mesi di vita si può considerare adulto.
Il periodo dell’accoppiamento, ovviamente, è subito dopo il letargo, quindi in
primavera. Le loro gravidanze durano circa 30 giorni ed al massimo possono
portare avanti una gravidanza all’anno.
Una cucciolata media di solito va da due ad otto piccoli ghiri, e di solito
nascono in estate.
Appena nati sono senza peli e ciechi e vivono i primi tempi nella tana, insieme
alla madre.
Dopo un mese al massimo, sono pronti per fare vita all’esterno, unendosi al
resto degli adulti.
Diventano a loro volta adulti dopo circa dieci mesi.
Di solito vivono sugli alberi, per evitare di cadere in mano ad altri animali
predatori, per questo diventano molto agili, visto che durante la giornata
fanno su e giù, per andare alla ricerca di cibo.